Aggiornata nel 2018 la Jeep Renegade è costruita in Italia e offre un abitacolo realizzato con cura e davvero spazioso in rapporto alle dimensioni esterne. Non molto grande, invece, il bagagliaio col divano in posizione d’uso: 351 litri, che diventano 1297 quando si reclinano i posti dietro.
Il comportamento stradale è piacevole e il comfort di buon livello, anche se sullo sconnesso la risposta delle sospensioni è un po’ rigida. E in velocità non mancano i fruscii causati dalla forma squadrata della carrozzeria.
L’attitudine della Jeep Renegade dipende dalla versione. Sono più votate all’asfalto le varianti a trazione anteriore, mentre le 4WD hanno la luce a terra aumentata quanto basta per affrontare i fondi innevati e gli sterrati.
Se scegliete la Jeep Renegade al posto di una normale berlina, va bene la 1.6 a gasolio da 120 CV: è vivace e non consuma molto. Il tre cilindri 1.0 a benzina convince per regolarità di funzionamento e silenziosità, ma non è “gagliardo” (specie in ripresa). Più brioso il 1.3, che ha un pistone in più e consumi simili ma è abbinato solo al cambio automatico.
Il lento robotizzato a doppia frizione a sei marce per le versioni a trazione anteriore e il vellutato automatico a nove rapporti per le 4×4.
La Trailhawk è da consigliare solo a chi fa spesso fuori strada: le marce corte aumentano la sete del 2.0 e le gomme tassellate sono rumorose in velocità.